Bologna: da una canzone con Mingardi, tre borse di studio per gli infermieri.
A San Valentino succedono cose che fanno bene al cuore. A Bologna, nella sede della Croce Rossa italiana, l’Ordine degli infermieri di Bologna ha consegnato tre borse di studio ad altrettanti giovani studenti meritevoli, iscritti alla facoltà di Infermieristica in diversi atenei della nostra Regione. Ad essere premiate in presenza sono state due studentesse di Rimini : Giulia Missurini e Giorgia Calcinelli (iscritte al 2° anno del corso di studi) e una studentessa di Faenza Corin Cicognani (iscritta al 3° anno di studi). La cosa davvero particolare, però, è come è nato il finanziamento di queste borse di studio: da una canzone, Accendi l’Arcobaleno, che ha visto per protagonisti otto infermieri bolognesi – il Coro in Corsia, con la partecipazione straordinaria di Mingardi – nata proprio nei mesi più duri e difficili della pandemia.
Paolo Gilli, Maria Grazia Bisson, Andrea Tiarri, Angela Basetti, Antonella Albertazzi, Simona Camosci, Carla Lama e Silvia Fortunato sono gli autori dell’iniziativa. “A marzo 2020, nel pieno della pandemia, sentivo il bisogno di fare qualcosa che nonostante tutto cantasse alla vita e alla rinascita – ha raccontato ad Assocarenews Simona Camosci, ideatrice del progetto – oggi è una grande emozione festeggiare l’esito dell’impegno e del contributo di tanti. Abbiamo subito trovato il sostegno dell’Ordine degli infermieri di Bologna e quindi del presidente e del dott. Danilo Cenerelli, oltre all’Organizzazione di volontariato Bimbilacqua Siamo grati a ciascuno per il supporto ricevuto che ci ha consentito di unirci ancor di più stemperando insieme attraverso la musica le difficoltà e i traumi vissuti nei momenti più bui in corsia. Noi infermieri non siamo eroi, ma solo persone che hanno sposato il proprio mestiere e hanno sempre fatto il loro dovere, anche prima dell’avvento della pandemia. Investire sulle nuove generazioni, soprattutto in un momento storico come questo, è fondamentale”.
Il fatto che la concretizzazione di questa bella iniziativa musicale – così emiliana nel suo rimboccarsi le maniche pensando al futuro – arrivi proprio nel momento in cui si torna a credere in una nuova primavera, non può che essere segno di speranza.