IL RITIRO DI CLAUDIO MAIOLI DALLE SCENE

“Per me questi sono stati, e rimarranno, 40 anni di una storia meravigliosa manageriale al fianco di un grande artista come Luciano Ligabue, ed è davvero molto più di quanto mi potessi aspettare dalla vita. Tanti anni di successi, emozioni ed esperienza che porterò con me per sempre, negli occhi e nel cuore. Ora a 65 anni, dopo tanti anni di management dedicati a Luciano, voglio dedicare un po’ di anni alla mia vita e ai miei hobby, godendomeli, con la giusta leggerezza nella mente. Penso di meritarmelo. Non esiste un uomo per tutte le stagioni e in questi anni, il mondo della musica corre sempre più veloce, assurdamente complesso, per me poco appassionante e in continuo cambiamento, come sarà anche giusto che sia, forse, ma non mi diverte più. In questa stagione della mia vita non mi sento più il diritto di sentirmi leggero e vorrei che la mia vita dove mi porta lo decida lei.”

 

Questa è solo una parte del lungo messaggio lasciato da Claudio Maioli, storico manager del Liga, colui che lo ha accompagnato fin da giovane in tutti questi anni di carriera musicale, lasciato sul profilo social dell’artista in questione.

Un sodalizio, il loro, nato tra il 1976 e il 1977 e un’amicizia nata all’interno degli studi di Radio Fazzano, emittente radiofonica di Correggio, loro paese natale, che successivamente cambiò il nome in Radio King, allora centro attrattivo musicale della zona.

Abitavano entrambi nello stesso paese, senza nemmeno conoscersi, si occupavano entrambi di musica ma rivestendo ruoli diversi, ma bastò semplicemente una sera, una chiacchierata, qualche cassetta, l’ascolto dei brani e un innamoramento artistico immediato. All’epoca Maioli trattava perlopiù interviste e la figura manageriale non era ben definita come adesso. Ma la vita insegna a vivere e così è stato. Hanno affrontato il successo, gli anni d’oro del rocker di Correggio, la crisi del 1994, in cui il cantautore sciolse il rapporto di collaborazione con l’allora produttore Angelo Carrara, per lavorare poi con Valerio Soave dell’etichetta Mescal e un fraintendimento che allontanò Claudio dalla sua vita. Ci volle un lungo viaggio in macchina verso Torino pere giungere ad un chiarimento e per recuperare un rapporto che non era, in verità, mai terminato. Tutto è ritornato esattamente dov’era stato lasciato.

 

Ora, dopo quarant’anni, è giunto il momento di salutarsi. “Rimane una grande amicizia con Luciano che continuerò ad alimentare per il piacere che ci procura, ma senza più responsabilità quotidiane manageriali sulla sua futura carriera. Viva la musica e che il viaggio continui al meglio per entrambi. Statemi bene tutti.”

 

Ora, invece, riportiamo, di seguito, le parole del cantautore. “Caro Maio, siamo partiti insieme da Correggio quasi quarant’anni fa, quando la distanza con la Milano discografica era davvero siderale. Nel tempo abbiamo visto realizzarsi sogni inimmaginabili, smisurati, molto oltre quelli che avevamo azzardate fare. Da subito, però, ci siamo detti che il nostro nuovo “mestiere” lo avremmo dovuto vivere sempre (tu, comunque, il tuo e io il mio) con passione, gioco e divertimento. Ora capisco che per te, ora, dopo esserti sempre dovuto occupare della parte più pratica (e oltretutto nel bel mezzo di così forti cambiamenti sociali e musicali), quella passione, quel gioco e quel divertimento non possano essere quelli di sempre. Ti auguro con tutto il cuore che tu li possa ritrovare nella tua prossima occupazione o comunque nel tempo che hai deciso di vivere.

Tanto io e te ci vediamo già domani, o no?”

Noi crediamo proprio che si siano visti già il giorno dopo.

Martina Lusetti