Parma ricorda TOSCANINI a 67 anni dalla scomparsa

“L’esempio di Toscanini ricorda che i luoghi d’arte e di cultura sono luoghi dove più evidentemente si manifestano sintomi, sentimenti, movimenti politici e passaggi epocali.
Qualche settimana fa, la prima della Scala è stata accompagnata dal grido ‘Viva l’Italia antifascista’.
Toscanini avrebbe fatto lo stesso e, anche a 67 anni dalla sua scomparsa, ci dice che ognuno ha il diritto e il dovere di scegliere e di partecipare alla storia che si muove intorno al tempo della sua vita”.
Riprendiamo dall’ANSA le dichiarazioni di Lorenzo Lavagetto vicesindaco di Parma, alla cerimonia per il 67/o anniversario della morte di Arturo Toscanini (1867-1957) celebrato nella Casa natale del direttore d’orchestra in Oltretorrente a Parma.
“Con onore e molto orgoglio – ha aggiunto – ricordiamo Toscanini come ogni anno nei suoi luoghi di nascita, di vita e di appartenenza. Il genio della musica, il direttore d’orchestra famoso in tutto il mondo, l’uomo patriottico e ribelle che si è spento a New York, ma la cui identità è molto ben custodita tra questi spazi che ripercorrono i suoi anni e la grande storia che hanno attraversato.
Confermiamo la tradizione del ritrovarci nella casa natale per raccontarne l’esperienza artistica senza poter eludere la responsabilità di ricordarne anche l’impegno politico”.

Toscanini è inserito anche nel percorso della mostra “Viaggio nella musica di Miecio Horszowski”, legato da una profonda amicizia al maestro, motivo per il quale la vedova ha donato il suo archivio biografico all’Archivio Storico del Teatro Regio, che ha sede nella Casa della Musica.
Alla cerimonia era presente il neo sovrintendente Ruben Jais della Fondazione Toscanini: “Il maestro – ha sottolineato – è punto di riferimento delle istituzioni, la figura che più ha segnato l’opera in Italia, che ha inaugurato la Scala dopo i bombardamenti, che ha portato insieme a Gustav Mahler, nel ‘900, la cultura dell’opera nel nuovo mondo”.
Paolo Maier, della Fondazione Teatro Regio, ha aggiunto che “è importante testimoniare l’attenzione nei confronti di artisti di un calibro così alto che riverberano nel corso degli anni, alle generazioni che seguono, i valori più grandi in termini di cultura, umanità e politica”.

MB