COLIBRI’ – IL NUOVO SINGOLO DI CESARE CREMONINI

Un inizio strumentale, un pianoforte dolce che entra in un’atmosfera sempre più crescente, eterea, per poi riempirsi di parole d’amore e libertà.

Questo è il nuovo singolo di Cesare Cremonini, “Colibrì”, che anticipa l’uscita del nuovo album “La ragazza del futuro” il prossimo anno, il 25 febbraio 2022. Un brano di quelli che ci si aspetta dalla sua profondità, sicuramente completamente diverso dalla musica a cui siamo abituati in questa nostra contemporaneità.

“Colibrì parla dell’avverarsi di una profezia. È un’opera di fantascienza più che una canzone sull’attualità. È un volo di quattro minuti e fa parte di un disco che sta tutto insieme, che avrà una narrazione unica. Colibrì racconta la nascita della ragazza del futuro.”

Un disco da sfogliare come un libro, il cui punto di partenza è stato il lockdown, con le sue chiusure e con le sue distanze, con l’impossibilità di poter cantare dal vivo e con quei muri che dividevano noi e loro e che bloccavano ogni pensiero sul futuro. Da qui ha preso forma l’idea dell’album, combattere quei muri per poter immaginare un futuro nuovo, tutto da scoprire e da creare.

 

E ancora racconta sui suoi social: “L’immagine della copertina de – La ragazza del futuro – rappresenta per me un nuovo concetto dell’uomo e della natura. È nella fanciullezza e nella purezza dei sentimenti smarriti, espressi nella natura, che ho trovato l’ispirazione per tutto il nuovo progetto. Vorrei farvi volare, sono davvero felice […].”

Una particolare contrapposizione tra il dentro e il fuori, tra i sentimenti sinceri persi nel corso della crescita, ritrovati grazie all’esterno, grazie ad una natura sempre pronta ad offrirci la veridicità e la bellezza della vita e che molte volte noi calpestiamo, non avendone cura. Nonostante i più di vent’anni di carriera, è sempre presente in lui questa caratteristica di raccontare l’amore, il cambiamento attraverso le immagini del mondo che circonda e da qui, possiamo certo affermare di trovare sempre qualcosa di poetico all’interno delle sue canzoni.

 

Il brano porta con sé autori importanti, tra cui Davide Petrella, collaboratore e autore di artisti quali Elisa, Dardust, Mahmood, Elodie; la produzione è curata da Alessandro Magnanini.

La registrazione oscilla tra Bologna e gli Abbey Road Studios, tra la sua città natale e uno dei templi della musica internazionale. E forse proprio questa dualità così forte gioca il ruolo fondamentale nella vena artistica del nostro autore, con i piedi saldi nella sua Bologna e l’atteggiamento molto spesso cosmopolita.

Di certo non un brano, ma un’esperienza, ricca di immagini che si susseguono nella fantasia dell’uditore, una storia cantata, un’atmosfera consegnata alle note di un pianoforte gentile che fa “volare tra gli alberi, in mezzo ai fiori bellissimi, per poter essere liberi”.

Martina Lusetti