4/3 Lucio Dalla, un ricordo e una rivisitazione video di PAFFF…BUM
Di Lorenzo Confetta
Nel 1992 lavoravo negli studi mastering della Fonoprint dove l’audio processato dentro ad un computer sembrava una ricetta fantascientifica. Il primo lavoro per Lucio Dalla fu un remastering, sviluppato con il caro Andrea Salvato, del brano Il Motore del 2000. Lo conobbi personalmente proprio in quella occasione quando venne per un ascolto serale all’ora di cena mentre noi eravamo immersi nella fase di lavorazione da completare entro la stessa notte. Per me che avevo appena 23 anni fu come incontrare uno dei propri miti che si era materializzato, in un battibaleno, in carne ed ossa davanti a me. In seguito dal 1992 al 1997 ho fatto tante cose per progetti a lui legati tra i quali il mastering ed editing dell’album Amen e e dell’album Henna. Mi reputo un privilegiato per la mia militanza professionale in Fonoprint dove ero uno dei pochi capace di usare il pc per creare, registrare ed editare musica in digitale. Lucio aveva il dono di responsabilizzarti sul lavoro con il sorriso e con la severità di chi vuole raggiungere uno scopo ben preciso; ti faceva sentire importante nel team, dava attenzione ai pareri dei collaboratori ed era molto curioso. Chiaramente poi faceva di testa sua ma non posso dimenticare l’emozione di sentirsi coinvolti inaspettatamente nelle fasi di condivisione e valutazione. Un mondo magico fatto di suoni e di parole con un pizzico di mistero ed una via di uscita…alla Lucio. Si è sempre preoccupato di chi stava peggio, soprattutto i poveri . Credeva nella forza dei deboli e della gente di strada; nei musicisti sotto ai portici di Bologna vedeva la voglia di trasmettere, di vivere e di condividere.
Oggi non voglio pensare all’ultima volta che l’ho visto, desidero ricordarlo con uno dei suoi primi brani.
Oggi 4 marzo, nel giorno di quello che sarebbe stato il suo compleanno, vorrei ricordare il grande Lucio Dalla con un brano che, anche se non scritto da lui, mi ha sempre colpito:Pafff…bum!.
C’è tutto: interpretazione, taglio internazionale e costante attualità delle imprevedibili geometrie dell’amore. Scritta da Sergio Bardotti e musicata da Gian Franco Reverberi, venne presentata da Dalla al Festival di Sanremo 1966, in abbinamento con gli Yardbirds (che incisero anch’essi il brano su 45 giri). La canzone non riuscì ad arrivare in finale ma fu inserita nel suo album di debutto attirando timidi riscontri da parte del pubblico. Ho avuto la fortuna di lavorare spesso al suo fianco negli anni ’90 e da lui ho imparato tanto soprattutto il modo di concepire l’arte in generale. La musica deve essere curiosità e provocazione ma sempre con quel sorriso non scontato ed il rispetto per chi l’ascolta. La musica ed il talento sono doni da tutelare e salvaguardare sempre come l’infinita dote artistica che Lucio Dalla ci ha lasciato in eredità.
Oggi Pafff…Bum! sarebbe davvero sintomatica in riferimento a quello che accade nel mondo dove ci sono ancora troppe bombe che esplodono oscurando l’amore che è una delle poche forze in grado di salvarci.
Questa è una versione arrangiata e prodotta da
me ed interpretata da Serena Carpi con la quale collaboro da molto tempo. In questa produzione hanno suonato musicisti preparati ma soprattutto amici.
Tommy Graziani alla batteria, figlio del grande Ivan.
Daniele Bagni al basso, Ladri di Biclette e Litfiba.
Raffaele Chiatto attuale chitarrista di Tozzi ma già membro della band di Povia, Celentano e Ladri di Biciclette.
Satomi al piano, ex storico tastierista di Mario Biondi e coautore di qualche brano dello stesso artista.
Alle ore 14, sul canale dell’etichetta Senza Dubbi esce il videoclip della nostra rivisitazione della canzone con una semplice slide show realizzata da Ivano Fiore con foto tratte dal book fotografico di Serena Carpi immortalata da Paolo Codeluppi.