72° FESTIVAL DI SANREMO – Prima Serata, Gianni non delude mai!
C’è qualcosa di importante da sottolineare, prima dei cantanti, prima delle canzoni, prima di tutto il baraccone. C’è il pubblico, finalmente presente, e non più quelle sedie rosse vuote, che un po’, l’anno scorso, dispiaceva vedere. Ora l’applauso c’è, si sente, e quella soddisfazione era un sorriso, sul volto di Amadeus.
Le canzoni sono quelle che ci si aspettava, per adesso.
La sfacciataggine di Achille Lauro con “Domenica”, a petto nudo, inaugura la kermesse sanremese; il giovane Yuman con “Ora e qui” e la sua voce soul; Noemi con “Ti amo non lo so dire” e il suo graffio caratteristico con la classica canzone da Sanremo e fin qui tutto bene. Poi arriva Gianni Morandi con “Apri tutte le porte”, quel primo pezzo di Emilia-Romagna che stavamo aspettando, e un lungo applauso ad anticipare la sua performance e tutta l’emozione negli occhi, che di palchi, ne ha visti nel corso della sua carriera, ma forse, nessuno come quello.
Stile Jovanotti? Stile Morandi? Presenti entrambi, ormai sono un tutt’uno, una vera e spontanea contaminazione artistica, c’era il passato del nostro artista e il presente di Jova. Di certo una canzone viva, che ha voglia di vivere, che ha voglia di essere cantata, e non la solita ballad sanremese. E possiamo dire che solo quella sferzata di energia poteva preannunciare l’entrata in scena di Fiorello.
Ma la sfilata dei nuovi brani continua.
È la volta de La rappresentante di lista, che dice “Ciao Ciao” a un mondo reale quanto surreale ballandoci su; Michele Bravi con “Inverno dei fiori”, un testo poetico su un brano dolceamaro e intenso; Massimo Ranieri e una “Lettera al di là del mare”, senza dubbio un messaggio di speranza in un ritornello aperto, che funziona, forse la sua voce meno del solito; il duo Mahmood e Blanco con “Brividi”, due voci incredibili, con un brano emozionante e che tocca la corde giuste; Ana Mena e un brano latineggiante che sa di già sentito “Duecentomila volte” e che a tratti pare dei CCCP (incredibile ma vero); Rkomi, “Insuperabile” con il suo total black sul palco e una chitarra rock, una canzone che può dare soddisfazioni; Dargen D’Amico che con “Dove si balla” porta la dance e la voglia di dance, una canzone, un tormentone da post lockdown; Giusy Ferreri con “Miele”, un brano debole, di cui non si capisce bene il sapore.
Ma torniamo al nostro eroe. Caro Gianni, i giovincelli che hai intorno hanno tutto da invidiarti, 77 anni e non sentirne neanche uno. “Sei una meraviglia, fare il tuo autore è una gioia e una scuola!”, così scrive Lorenzo Jova sui suoi social. Classe, eleganza e grinta, tutto ciò che serve. Da oggi fuori anche il videoclip del brano.
La novità di quest’anno è il palcoscenico sul mare, Costa Toscana, con due capitani d’eccezione, tra cui la nostra regina indiscussa, Orietta Berti, vestita da “rosa”, che ormai, la paura di osare, l’ha abbandonata per sempre, e al suo fianco Fabio Rovazzi, in veste di presentatore. Ospiti del primo anfiteatro a cielo aperto, Colapesce e Dimartino, scoperta del Sanremo scorso.
La prima classifica parziale di Sanremo 2022, votata dalla giuria composta da sala stampa, web e radio, ha stilato la prima conclusione di questa serata:
- Mahmood & Blanco
- La rappresentante di lista
- Dargen D’Amico
- Gianni Morandi
- Massimo Ranieri
- Noemi
- Michele Bravi
- Rkomi
- Achille Lauro
- Giusy Ferreri
- Yuman
- Ana Mena
Ma già lo sappiamo, le classifiche contano poco.
Ora attendiamo l’altro pezzo mancante del puzzle emiliano romagnolo in gara alla kermesse, Iva Zanicchi, per undici volte presente su quel palco, e la grande Laura Pausini, in veste di super ospite, che ci presenterà il nuovo singolo firmato dalla giovane penna di Madame, “Scatola”.
Martina Lusetti