BENNY BENASSI: 20 ANNI DI SATISFACTION
Gli anni passano per tutti, anche per le canzoni. Eppure, ce ne sono alcune che invecchiano meglio e si trasformano in cult; ecco questa è il caso di “Satisfaction”, caposaldo della house music, che ha raggiunto le classifiche di Gran Bretagna, Francia, Belgio, Stati Uniti, divenuta poi spot pubblicitario di una catena di fast food americano e pubblicata nell’album di debutto Hypnotica. Un vero e proprio lancio nell’universo del dancefloor, dei club di tutto il mondo. E non se la prendano coloro che storcono il naso quando si parla di dj e di house music.
Autore e produttore di tutto ciò è Benny Benassi, uno che questo genere lo ha in un qualche modo creato e fatto suo, partendo dalle discoteche della provincia e dalle produzioni nate in casa con il cugino Alle Benassi. All’anagrafe il suo nome è Marco e ha venduto milioni di dischi in tutto il mondo, acclamato oltreoceano e voluto da artisti del calibro di Madonna e Britney Spears, per passare a Zucchero e a Jovanotti, ed un Grammy Awards nel 2007 nella categoria miglior remix con Bring the noise, rifacimento del brano dei Public Enemy.
Ma torniamo a Satisfaction e alla sua storia.
Tutto è partito dalla mente del cugino, Alle, che in quel periodo era in Tunisia impegnato con una band con cui suonava jazz contemporaneo, un momento di studio in albergo e, ad un tratto, fuori dalla finestra, un ingorgo stradale e un insieme considerevole di clacson che si accavallavano uno sull’altro. Qualcosa deve averlo ispirato così tanto, da riuscire a tradurre in note musicale quei suoni e a segnarseli negli appunti. Da quei clacson è nato il riff iniziale e del brano. La voce robotica che pronuncia “Satisfaction” è stata creata sperimentando con uno dei primi generatori di voce presente sui Mac ad inizio duemila. Il brano evolve ed è pronto per essere lanciato nel mercato.
Una domenica sera Benny decide di testarlo in pista, a Reggio Emilia, ma il direttore artistico del locale lo rifiutò completamente, troppa techno, poco commerciale. Ma questa, è stata una parentesi molto breve. Al contrario, la Gran Bretagna, l’Europa e gli States lo accolsero così bene da dare il via ad una serie di tour che lo portarono a suonare ovunque. Il resto è storia.
E per festeggiare nel migliore dei modi, un nuovo remix del pezzo, curato, questa volta, da un collega e amico francese, David Guetta.
“Ci conosciamo da tanti anni. A marzo ci siamo ritrovati insieme in consolle a Miami e ci siamo fermati ad ascoltare i Meduza… commentando i suoi ultimi remix gli ho detto ridendo che ora toccava a Satisfaction… un mese e mezzo dopo mi ha mandato la cover del brano. Mi è sembrata una bomba. Mi sono sentito come Iggy Pop quando è stato chiamato da David Bowie”.