Bologna ha la sua “Piazza Lucio Dalla”

“Lucio per noi bolognesi non è mai andato via, io penso che ci sia sempre, spero ancora che sbuchi da un portico e adesso me lo immagino che verrà qua tutti i giorni”. Sono le parole di un Gianni Morandi che si commuove, mentre dopo la scopertura della targa di “Piazza Lucio Dalla” con il sindaco di Bologna Matteo Lepore nell’aria risuona il pezzo dell’amico di sempre, Futura. “Questa è una nuova piazza Grande per Bologna – ha detto il sindaco – che arriva dopo un lungo intervento di rigenerazione nel quartiere Bolognina e siamo contenti di dedicarla a Lucio, perché la città Futura è qui. Abbiamo spazi culturali, un nuovo centro di quartiere che aprirà questo autunno, una nuova scuola che realizzeremo, la Casa della Salute che è già attiva da alcuni anni e un intero parco alle spalle di questa piazza, con un campo da basket».

Dell’amore di Dalla per Bologna – dove non si perde neanche un bambino – e per le sue piazze è colma la sua produzione artistica, che non si è comunque mai adagiata nella toponomastica ufficiale. Piazza Grande, per esempio, non parla di Piazza Maggiore – o, come qualcun altro pensa, di Piazza Grande a Modena -, ma pare raccontasse in verità di Piazza Cavour, che sta nella parte meridionale del centro di Bologna. Un luogo dove lo stesso poeta ha vissuto e dove, ancora oggi, si trovano appunto le panchine, l’erba, qualche gatto e le stelle. Poeta è in questo caso un termine esatto, visto che da Piazza Cavour parte proprio “Via de’ Poeti”, che però in quel caso sta ad indicare una antica famiglia che lì aveva il proprio palazzo. Vedi le coincidenze.

Piazza Lucio Dalla è in realtà un grande spazio coperto dove succederanno molte cose.

Il gestore delle attività estive, individuato dal Comune mediante avviso pubblico, sarà Estragon. Ad inaugurare è stato Eugenio Bennato il 9 luglio e si proseguirà il 13 con un evento speciale del Festival Entroterre, un ‘concerto a pedali’ ecologico dei Têtes de Bois alimentato dal pubblico, per poi ospitare artisti provenienti da tutto il mondo – Cuba, Argentina, Spagna, India, Marocco e tanti altri Paesi – con i loro esponenti più importanti. Accanto alla musica, la nuova piazza della città vede alternarsi tante altre attività: innanzitutto lo sport, una costante delle attività diurne, che vedrà Bologna Skateschool, Bolognina Boxe, Dojo Equipe e Polisportiva Orizon (pattinaggio artistico) offrire opportunità di avvicinarsi alle varie discipline e organizzare eventi speciali.

La proposta per l’infanzia è curata da Senza Il Banco APS con attività di animazione per bambini e famiglie realizzate nel tardo pomeriggio, caratterizzate da laboratori e interventi di animazione; oltre alla scacchiera gigante su cui l’associazione scacchistica Valli del Reno organizza tornei con professionisti e serate all’insegna del divertimento.

Molti anche gli appuntamenti dedicati alle arti performative con Tomax Teatro, che organizza laboratori aperti al pubblico a cadenza settimanale, e Nove Punti APS (perAspera Festival); inoltre la mostra Disegnare Dialoghi di Guido Calamosca a cura di Serendippo, che racconta la trasformazione dell’area e chi la vive, e le presentazioni di libri di autori del territorio curate da ARCI Caserme Rosse e, a partire dal mese di settembre, tante altre iniziative, tra cui APS Kolosseo sul collezionismo del fumetto e del disco e Armadio Circolare sull’abbigliamento vintage.

Accanto alla proposta culturale, spazio al food con i partner che si alterneranno sull’area offrendo ogni giorno una proposta gastronomica, tra cui anche quella di Cucine popolari, declinata anche a tema con le iniziative, dal mattino fino alla tarda serata nell’area allestita a cura di Eta Beta. Il palinsesto nato dalla co-progettazione con il Comune prevede anche molti altri appuntamenti. Tra questi, a luglio gli eventi di lancio dei bandi Incredibol! e Bologna Game Farm e l’avvio della rassegna Verso il Polo della Memoria, spettacoli, letture, presentazioni di libri, dibattiti sull’attualità, promossa dal Comune di Bologna – Dipartimento cultura, in collaborazione con la Fondazione per l’innovazione urbana, una programmazione culturale che accompagnerà negli anni l’attesa del Polo della memoria democratica.

Inoltre presentazioni di libri a tema sportivo e teatro dialettale; a settembre spazio anche a Hip Hop Generation, kermesse di danza hip hop, alla settimana della mobilità sostenibile e alla Notte dei ricercatori. Informazioni complete qui.

Il calendario completo dei concerti

  • 09 luglio Eugenio Bennato (IT)
  • 13 luglio Têtes De Bois (IT)
  • 15 luglio Leydis Mendez (Cuba)
  • 16 luglio Tamburellisti di Torrepaduli (IT)
  • 22 luglio Chocolate Remix (Argentina)
  • 29 luglio Grupo Compay Segundo (Cuba)
  • 30 luglio Maruja Limón (Spagna)
  • 31 luglio Bombino (Niger)
  • 06 agosto Mack (IT)
  • 07 agosto Tamikrest (Mali)
  • 17 agosto Lehmanns Brothers (Francia)
  • 26 agosto Dhoad Gypsies Of Rajasthan (India)
  • 27 agosto Kakawa (IT)
  • 30 agosto Orkestra Mendoza (USA)
  • 01 settembre Sergent Garcia (Spagna)
  • 13 settembre Modena City Ramblers (IT)
  • 16 settembre Eusebio Martinelli Gipsy Orkestar (IT)
  • 21 settembre Bab L’Bluz (Marocco)
  • 23 settembre Fanfara Station (IT)
  • 24 settembre Afrodelic (Mali)
  • 01 ottobre Ginevra di Marco (IT)

Il restauro della Tettoia Nervi

La tettoia, di forma rettangolare con il lato lungo parallelo a via Fioravanti, è costituita da una serie di volte continue in laterizio e cemento armato che poggiano su ventiquattro pilastri, con una tecnica costruttiva tipica per questo tipo di edifici industriali, e copre una superficie delle dimensioni di quasi 6mila metri quadrati. Erroneamente attribuita nel tempo a Pier Luigi Nervi, la tettoia fu invece realizzata tra il 1953 e il 1957 da Renato Bernardi, collaboratore di Nervi, per creare uno spazio riservato ai produttori diretti all’interno del mercato all’ingrosso ortofrutticolo, degli anni ‘20. Negli anni ‘90 il mercato venne dismesso e trasferito presso l’attuale sede CAAB, e nel 2008-09, la tettoia viene resa inagibile a causa di infiltrazioni d’acqua che avevano danneggiato le volte. I lavori di riqualificazione della tettoia sono iniziati nel 2016. Il progetto, dall’importo di circa 1,7 milioni di euro è stato parzialmente finanziato dal MIT (ora MIMS – Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili).