IL RICORDO DI LUCIO DALLA: LE PAROLE DI GIANNI MORANDI

È il 4 marzo 2023 e Lucio avrebbe compiuto 80 anni. 80 anni di vita e una carriera avviata dal 1960, con il jazz, i Flippers, e le prime incisioni musicali.
Tanti lo hanno conosciuto e tanti sono stati i suoi amici.
E tra gli amici, troviamo lui, Gianni Morandi, due emiliani così diversi apparentemente ma così in sintonia musicalmente, due voci che hanno saputo intrecciarsi e sostenersi a vicenda, nella vita e nella musica. Lui, delicato e leggero, l’eterno ragazzo e Lucio, dritto come un fuso, senza peli sulla lingua, ruvido e sensibile allo stesso tempo, di una sensibilità innata e rara.
Durante l’ultima puntata del Festival di Sanremo, Gianni lo ha ricordato con la sua voce, reinterpretando Piazza Grande, Futura e Caruso e indicando con l’indice il cielo, come a cercarlo, come a dirgli guarda che te ne sei andato ma rimani sempre qua, senti come immortale è l’arte che ci hai lasciato. Dieci minuti senza fiato che sono durati troppo poco, dieci minuti che potevano e dovevano prendersi più tempo, più della sua musica e meno delle solite canzonette sanremesi. Un applauso e una standing ovation che hanno fermato il tempo e lo hanno riportato indietro di undici anni.
Un’amicizia iniziata nel 1963 e durata cinquant’anni. Nel 1988 hanno inciso il loro primo disco insieme, Dalla/Morandi, una raccolta dei loro più grandi successi, brani con importanti firme dell’autorato italiano, tra cui Mogol, Lavezzi, Gaetano Curreri, Ron, Franco Battiato, c’è l’indimenticabile Vita, lancio dell’album stesso ed Emilia, parole di Francesco Guccini e musica di Lucio, a celebrare la loro terra e le loro radici. E da lì un tour diventato cult, che ha toccato tutti i punti della penisola e la cui data ultima, tenutasi all’interno del Teatro Greco di Siracusa, è stata trasmessa in diretta su RaiUno. Ad omaggiare questi due grandi artisti, le parole di Gino Castaldo, allora critico musicale per La Repubblica: “Ad unirli è l’emilianità, a dividerli sono due differenti culture della canzone italiana. Da una parte c’è Morandi, sorridente che canta a cuore aperto sentimenti trasparenti, dall’altra c’è Dalla, l’autore per eccellenza che scava, corrode, mostra dei sentimenti la faccia più imprevista e talvolta più inquietante. Vederli insieme è strano, fa pensare a due correnti di gusto e di espressione che si fronteggiano, cercano un dialogo come in un immaginario compromesso storico della musica”.


“Tu sei troppo intonato, devi cantare più normale, come se fossimo in macchina e guidi. Non serve essere intonati, bisogna avere un feeling particolare”, queste le parole dell’amico che Gianni riporta. E così quest’ultimo continua: “Aveva ragione. Ci siamo voluti bene, ma quante liti, d’altronde però è così che fanno gli amici”.
E proprio al suo amico, nell’anno del suo ottantesimo compleanno, ha deciso di dedicare la seconda edizione della Bologna Marathon, che si terrà nella loro città, domenica 5 marzo, dalle 8.30 alle 16.
“Dentro di me, Lucio non se n’è mai andato, c’è sempre stato, c’è, in ogni angolo. Quando sono in giro, mi immagino che esca da un portone e mi dica – Ehi fratello – o che si metta a chiacchierare con le persone. Sarà bellissimo esserci, festeggeremo tutti insieme il suo compleanno. Magari ci sta guardando da lassù e si sta facendo una risata”.

Martina Lusetti