LIGABUE: fare concerti e’ avere davanti qualcuno, che rimbalza le emozioni

LIGABUE: SE SALTA CAMPOVOLO NON PENSO A LIVE IN STREAMING

“Fare concerti e’ avere davanti qualcuno, che rimbalza le emozioni che sto provando. Non riesco a pensare ai concerti senza nessuno, con noi che facciamo un corrispettivo di prova in sala prova. L’elemento umano e’ decisivo, non penso alla gente che ci guarda davanti allo schermo”. Luciano Ligabue dice no. Durante la conferenza di presentazione della doppia uscita discografica del 4 dicembre, conferma di essere contro l’ipotesi dei live in streaming. In questo periodo la musica dal vivo e’ ferma a causa dell’emergenza sanitaria, ma “spero che in futuro i concerti non siano ridotti a eventi in streaming. La presenza ai concerti vale perche’ e’ una esperienza da vivere, non e’ paragonabile ad altre esperienze”.    Il 19 giugno 2021 il rocker di Correggio tornera’ live con ’30 anni in un (nuovo) giorno’, l’evento in data unica, gia’ sold out (100.000 biglietti venduti) in prevendita, che inaugurera’ la RCF Arena di Reggio Emilia (Campovolo).    Alla domanda se si sta preparando per l’evento di giugno, ha risposto: “Non mi ci sto preparando. Sono ancora in fase di estrema frustrazione, incazzatura, voglia, rabbia. Sono una pentola a pressione colma di sentimenti. Questa festa l’avrei meritata io e chiunque ha preso biglietto. Sono convinto che quando sara’, credo che tra voglia roba da sfogare, frustrazione da sfogare, sara’ qualcosa che andra’ oltre il concerto, sara’ un senso di liberazione dall’oppressione che abbiamo addosso”.
Ma se dovesse perdurare l’emergenza sanitaria, al punto da far saltare il concerto di Campovolo, Ligabue non pensa ad una alternativa in streaming: “Ho cominciato a fare questo mestiere perche’ a 27 anni ho provato l’esperienza del mio primo concerto. Era una domenica pomeriggio, durante l’ora della tombolata in un centro culturale. C’erano 100 persone, tutti amici miei o della mia band. Abbiamo suonato in condizioni al limite del ridicolo, ma quello che ho provato con la gente davanti, ha fatto si’ che dopo ho cercato di fare il possibile per replicarlo”.    Per Ligabue “fare dischi era un modo per fare concerti. E fare concerti e’ avere davanti qualcuno. Che rimbalza le emozioni che sto provando. Non riesco a pensare a concerti con noi che facciamo il corrispettivo di una prova in sala. L’elemento umano e’ decisivo. Non penso alla gente che ci guarda davanti a uno schermo”.  Dire