Ci manca CLAUDIO LOLLI

Tra i tantissimi cantautori emiliani, alcune delle sue canzoni, rimangono tra le più belle mai scritte, come si può dimenticare: Ho Visto Anche Degli Zingari Felici- Piazza, Bella Piazza – Borghesia – Aspettando Godot – Anna Di Francia – Agosto.

Claudio Lolli Nato a Bologna il 28 marzo 1950 e scomparso il 18 agosto 2019, è stato senza dubbio uno dei cantautori più poliedrici e prolifici ha infatti inciso una ventina di album che trattano temi profondi dell’essere umano, come la desolazione e la crisi unitamente alle problematiche sociali e culturali e politiche. Le sue opere spesso riflettono su argomenti come la giustizia sociale, le lotte della classe lavoratrice, l’alienazione e la critica al consumismo.

Poeta, compositore, narratore e professore di lettere ha insegnato come professore di lettere al Liceo Scientifico Leonardo da Vinci di Casalecchio di Reno, ha ricevuto vari riconoscimenti nazionali, tra cui il Premio Ciampi, la Targa Tenco e il Premio Lunezia alla Carriera nel 2017.

Musicalmente si è formato ascoltando i Beatles e con la passione per la Beat Generation autori come Lawrence Ferlinghetti e Allen Ginsberg ed i musicisti/poeti italiani Guccini e De André oltre a cantautori francesi tutti caratterizzati oltre per la poetica da canzoni impegnate.

Queste influenze hanno contribuito a formare lo stile unico e la profondità dei testi di Lolli, rendendolo uno dei cantautori più significativi e impegnati d’Italia.

MB