intervista NEVRUZ DA X-FACTOR ALLA COLLABORAZIONE CON GLI SKIANTOS Un Artista ricco in C**O

Lavori in corso per l’inarrestabile Nevruz Joku, annata 1984, emiliano d’adozione, ma cittadino del mondo.
Sono ben tre i progetti discografici a cui il cantautore si sta dedicando e tutti degni di assoluta attenzione.
Siamo nel 2010 quando Nevruz si fa notare all’interno del reality show “X-Factor” inaugurando -dopo tanti anni di pop e artisti mainstream – la scena rock indipendente.
Prima di allora non si era mai visto – all’interno di un talent show – un artista così di nicchia, capace di sfidare le regole imponendosi al grande pubblico televisivo -sotto la preziosa egida di Elio (e le storie tese, ndr) – lasciando tutti a bocca aperta con esibizioni da vero animale da palcoscenico.
Selvaggio, controverso…un’anima ribelle…uno che “…non lo si prende”, Piero Ciampi direbbe “ha tutte le carte in regola per essere un artista”.
La sua esperienza musicale affonda le proprie radici già a partire dal 2003-2004, all’interno di un progetto indie-stoner in qualità di cantante-batterista .
Gli anni di esperienza si sentono anche quando Nevruz si trova a proporre il suo primo singolo “Tra l’amore e il male”.
Malgrado l’impronta tendenzialmente melodica, il timbro unico di Nevruz sa rendere il brano più rock e intenso che mai.
“Mi hai insegnato le parole e poi…hai venduto la mia bocca…trascinato sul confine …solo…tra l’amore e il male…” questo intro ha catturato l’attenzione e il cuore di molti per non parlare del ritornello.
“Hai ucciso i sogni / con chi sporcherai / due lenzuola candide / non so come fai / a strappare il cuore / senza farti male / so che tu ne sei capace / e spero che almeno tu sia felice”.
Da quel dì ne è passato di acqua sotto i ponti e i sogni di Nevruz non sono stati affatto strappati. Nulla hanno potuto gli eventi, nemmeno quelli sismici del 2012 a far crollare l’amore di Nevruz per la musica.
Dotato di quella che in gergo campano potremmo definire la “cazzimma”, il Joku nazionale ci ha insegnato la resilienza sapendosi reinventare giorno dopo giorno fino ad arrivare ad oggi dove lo vediamo realizzato e pieno di progetti.
Dopo la vittoria di Nevruz a Sanremo Rock nel 2018, gli Skiantos decidono di arruolare Nevruz nella loro squadra! E pensare che Nevruz proprio in quel periodo aveva pensato di lasciare l’Italia per cercare fortuna altrove: quando si dice il destino!
Con l’album “Il mio nome è nessuno di Nevruz”, l’ Ulisse della musica nostrana si è portato a casa diversi premi, tra cui spicca il premio Tenco , Amnesty International , Premio Bindi
Ma sentiamo un po’ cosa lui stesso ci ha raccontato…
-Ciao Nevruz! Siamo nel maggio 2021…finalmente in zona gialla dopo un lungo periodo di lockdown…come hai trascorso questo periodo? –
-Ciao! Ho appena terminato una sessione di registrazione in studio e sono in treno, come vedi sono sempre in attività su vari fronti…allora devo dire che il lockdown per me è stato un periodo di grande ispirazione artistica…dove ho avuto modo di progettare ben 3 album! Uno in collaborazione con la storica band cult Skiantos, l’altro assieme alla NevruzBand e poi…un progetto tutto internazionale!”
-Immagino…beh, dai bene! Alla fine questa pandemia ha portato anche cose positive! Veniamo a noi: tu hai vinto ( tra gli altri) il Premio Bindi, grazie all’album “Il mio nome è nessuno” e al tuo brano Ma La Testa . Cosa ti ha portato la vittoria di questo premio prestigioso?-
-Grazie al Premio Bindi ho vinto, assieme alla mia band, la possibilità di esibirmi live per 8 date, ma -ahimè – ad oggi questo non è stato ancora fattibile nel concreto sempre a causa della pandemia…per fortuna ora stiamo ripartendo e l’11 giugno sarò insieme agli Skiantos al Dams di Bologna a fare una data per festeggiare il 50esimo anniversario di questa Facoltà voluta fortemente da Umberto Eco e che ha visto sfilare negli anni vari artisti di diversi ambiti”.
-Fantastico! E’ una notizia meravigliosa! Senti, ma…parlaci un po’ della tua collaborazione con gli Skiantos…band bolognese che viene spesso citata, ma di cui vogliamo sapere di più! –
-Ho avuto l’onore di conoscerli tutti dopo la mia vittoria a Sanremo Rock nel 2018 anni prima nacque una profonda amicizia tra me e Fabio Testoni ” Dandy Bestia ” . In questi giorni dove siamo pieni di orgoglio per l’Italia, dimentichiamo però che il panorma musicale italiano ha dato vita a un vero e proprio genere: sono stati infatti proprio gli Skiantos a dare vita al rock-punk italiano creando peraltro il genere demenziale. Gli Skiantos sono i fautori dell’intera scena indipendente…sono stati citati da Bollani e da tantissimi artisti ma quando si tratta di riconoscerli come creatori di questo genere a volte ci si scorda…-
-Hai perfettamente ragione. Gli Skiantos, così come la figura insostituibile di Freak Antoni vanno ricordati e va riconosciuto il loro merito…raccontaci qualcosa di più riguardo a questa collaborazione…-
-Stiamo cercando di portare avanti un progetto che era già avanti all’epoca e lo è tutt’ora. Gli Skiantos sono un gruppo cult. Dopo la prematura scomparsa di Freak Antoni, pensare di sostituire una figura così è praticamente impossibile , io però ci metto del mio ci metto Amore . la mia presenza è stata devo dire ben accolta sia da SKiAnToS che dal pubblico ai concerti. Molto favorevole a questa collaborazione peraltro è Elio (degli “Elio e le storie Tese”, ndr). Ci sentiamo, siamo in contatto ed è letteralmente impazzito per la mia versione di “Disperato erotico Stomp”, storico brando di un altro grande artista bolognese, Lucio Dalla . Sarebbe davvero fantastico vedere di nuovo Elio e le Storie Tese sul palco con gli Skiantos, un vero e proprio sogno!-
-Elio, tra le altre cose, è il tuo mentore , Con quest’ultimo sei rimasto in buoni rapporti? Lo senti ancora?-
-Certo! Con lui, ma anche con Morgan siamo rimasti in buoni rapporti…abbiamo passato ore e ore a parlare di un gruppo che ci piace tantissimo…certo lui è un vero esperto in merito…anche perchè qui si fa un viaggio temporale negli anni ’80: la band di cui spesso ci siamo trovati a parlare sono infatti i Duran Duran. C’è un bellissimo rapporto di amicizia e di fiducia tra me e Morgan credo. Ci siamo rivisti in occasione del Premio Bindi facendo anche una jam session al Palafiori”. Tra le altre cose sono contentissimo della reuinion dei Bluvertigo, anche loro a lavoro sull’album…sarebbe bellissimo fare qualcosa con loro un giorno chissà …quando mondi diversi si uniscono nascono le cose migliori. Le collaborazioni sono alla base della musica.-
-Tu sei un artista sui generis. Come ti definiresti e che rapporto hai con la musica? –
-Mi considero un cantautore rock: quando mi chiedono vuoi fare una serata da solo con la chitarra? Io dico sempre no perchè non amo suonare da solo, mi piacere suonare con la band…amo la dimensione live! Quando è il momento di cantare bisogna farlo con la convidivione, coi musicisti…mi rende triste pensare di suonare da solista in acustico…ho rifiutato molte volte anche buone proposte economiche in nome di questo valore…quindi sono diventato molto ricco…come dire? Dentro…Ricco in c**o, passatemi il termine-
-Sei stato chiarissimo!-
-Parlando degli Skiantos possiamo anche concederci un termine meno aulico e più grezzo dato che all’interno dei loro brani un tema portante è anche l’utilizzo dei termini c**o, c**o, tette eccetera come elementi di presa sul pubblico, ovviamente in maniera sarcastica e assolutamente dissacratoria.
Tra i vari progetti che bollono in pentola Nevruz è impegnato nella Masterclass tutta emiliana dal titolo: “I want You”, dove si troverà a selezionare nuovi talenti.
Siamo davvero curiosi di sapere chi sceglierà e quali novità emergeranno.
-Sei davvero una fucina di idee Nevruz! Come ci salutiamo? –
-Mentre mi muovo viaggiando in treno, vi invito a iscrivervi alla mia Masterclass “I want you” e rimanere sintonizzati sui miei social dove aggiorno le mie attività. Naturalmente vi aspetto in presenza, per i live dell’ 11 giugno a Bologna dove festeggeremo il mezzo secolo del Dams, e ci potremo finalmente vedere dal vivo in quella che è la mia dimensione preferita, e sono sicuro anche la vostra per suonare, suonare, suonare! A presto!-
-Ciao Nevruz, grazie tante…sei sicuramente un artista ricco…interiormente! –

Articolo e intervista di Dafne D’Angelo

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