LUCI A SAN LUCA & BOLOGNAPORTICI FESTIVAL 2024
I portici di San Luca prendono vita in occasione della II edizione del Bologna Portici Festival, grazie a un progetto artistico di Cesare Cremonini con la partecipazione dell’artista tedesco Philipp Frank. L’installazione illuminerà il porticato dal 5 al 9 giugno, dal tramonto all’alba.
Luci a San Luca racconta Bologna attraverso luci e colori che riflettono i sentimenti di una città in un anno di traguardi, successi e celebrazioni: dal 150mo anniversario della nascita di uno dei più grandi inventori della storia moderna, Guglielmo Marconi (nato a Bologna il 25 aprile 1874), alla storica qualificazione del Bologna in Champions League.
L’illuminazione è stata curata dal land-light artist Philipp Frank, capace di plasmare atmosfere inconfondi
bili e di grande impatto.
Dall’Arco del Meloncello alla Basilica, per quasi due chilometri, la tecnologia darà vita a oltre 300 archi, illuminandoli e creando una fusione con il paesaggio naturale.
Passeggiando lungo il porticato, alla famosa curva delle Orfanelle, sarà possibile assistere ad un vero e proprio spettacolo visivo in cui gli alberi presenti lungo il percorso si integreranno con proiezioni di luci trasportando il pubblico all’interno di un’atmosfera surreale. Qui, per la prima volta, le immagini saranno accompagnate dalle musiche inedite che Cesare Cremonini ha scritto per l’occasione insieme al produttore e musicista Alessandro Magnanini.
Vogliamo ricordare tra l’altro che Cesare Cremonini è stato recentemente premiato a Bologna con la Turrita d’Argento, una delle onorificenze del Comune assegnata a coloro che hanno contribuito al progresso della città, consegnata dal sindaco Lepore: “Grazie Cesare per questi 25 anni Special”
Infine, poco prima dell’arrivo, il portico sarà lo scenario per una videoinstallazione, firmata da Philipp Frank, in cui architettura, natura e tecnologia si incontrano e il virtuale diventa reale.
L’evento è realizzato in collaborazione con il Comune di Bologna e il patrocinio di Regione Emilia-Romagna.
Torna dal 4 al 9 giugno Bologna Portici Festival,
la grande festa urbana lanciata nel 2023 per celebrare il riconoscimento di Patrimonio dell’Umanità Unesco ai Portici di Bologna, uno degli elementi più caratteristici della città, e valorizzare il connubio tra patrimonio e creatività.
Sono moltissimi gli artisti e le artiste che per questa seconda edizione del Festival restituiranno attraverso la musica, il racconto, la danza il loro sguardo su Bologna e il loro omaggio alla città, attraverso produzioni originali, pensate, progettate e realizzate ad hoc per celebrare questa occasione e per questo ‘uniche’.
Sei giornate, oltre 60 appuntamenti tra concerti, incontri, laboratori, visite guidate, spettacoli di teatro e danza, performance site specific e mostre, che animeranno quattro distretti della città.
Piazza Maggiore: dove risuona la musica di Bologna
Bologna, la Musica – Racconti e suoni di una città è il titolo della serata di venerdì 7 giugno sul palcoscenico di piazza Maggiore. Condotta da Paola Maugeri e Luca Barbarossa, sarà un viaggio in parole e suoni attraverso i decenni per ricostruire la storia della musica popular di Bologna, con la partecipazione di cantanti e musicisti del panorama musicale cittadino e nazionale.
Domenica 9 giugno salirà sul palco del crescentone Laura Marzadori, bolognese, primo violino della Scala di Milano, assieme all’Orchestra del Conservatorio G.B. Martini diretta dal Maestro Sergio Alapont. Il programma del concerto, a cura di Musica Insieme e anteprima del Festival Respighi, affianca al raro Concerto per violino in La maggiore di Ottorino Respighi un’antologia di grandi colonne sonore del cinema italiano, da Riz Ortolani a Nino Rota a Ennio Morricone.
Evento speciale nella Basilica di San Petronio sabato 8 giugno, quando 400 giovani musiciste e musicisti di cori e orchestre da Bologna, Milano, Fiesole e Macerata, insieme alla Youth Symphony Orchestra of Ukraine, si esibiranno in un concerto per la Pace a cura della Scuola di Musica Inno alla Gioia.
Alla luce dei Portici e alla nuova illuminazione urbana e monumentale del centro di Bologna è dedicata la mostra La Luce di Bologna a cura di I-DEA, nella Piazza Coperta di Salaborsa (dal 4 al 25 giugno) con gli scatti di Oscar Ferrari a documentare il prima e dopo di portici, porte e principali siti monumentali della città. Sempre in Salaborsa, la Sala della Musica ospita la presentazione della nuova app di Augmented Reality VisitAR Bologna, l’ultima innovazione sviluppata nell’ambito del progetto CTE COBO, il centro di trasferimento tecnologico diffuso sulle tecnologie emergenti legate al 5G, che accompagna l’utente alla scoperta di due percorsi nell’area metropolitana, dedicati a Bologna Città creativa della Musica Unesco e a Guglielmo Marconi di cui si festeggia il 150mo anniversario dalla nascita.
Via Zamboni: lo spazio dell’immaginazione
Martedì 4 giugno la Sinfonia Sospesa per pianoforte e bolle incanterà il pubblico nel Cortile di Palazzo Malvezzi Campeggi, dove la fragilità delle bolle di sapone si intreccerà alle musiche di Daniele Furlati e alle immagini del visual artist David Loom in uno spettacolo ad alto tasso di suggestione.
Piazza Rossini si trasforma in palcoscenico per La Merenda nel prato, gli incontri serali condotti da Edoardo d’Elia e Giacomo Venezia, autori del fortunato e seguitissimo podcast La Merenda. Le protagoniste e i protagonisti del mondo del giornalismo, del teatro, della letteratura, della poesia si raccontano. Dal 5 al 9 giugno appuntamento alle 19 con la poetessa Beatrice Zerbini (5 giugno), l’attrice Marinella Manicardi (6 giugno), lo scrittore Gabriele Romagnoli (7 giugno), l’enigmista Stefano Bartezzaghi (8 giugno) e l’attore e autore di teatro Nicola Borghesi (9 giugno). A partire dalle 18 invece si alterneranno ai microfoni de La Merenda i protagonisti e le protagoniste di questa edizione di Bologna Portici Festival, con un ospite a sorpresa ogni sera.
Il 5, 6 e 7 giugno ci porta a spasso per via Zamboni un cicerone molto speciale: Albi Cazzola de Lo Stato Sociale con Delle tonde in via Zamboni, passeggiate semiserie da Porta San Donato alla Garisenda, un chilometro infinito su cui sono passati secoli di storia e storie personali e collettive.
Anche quest’anno il festival è occasione per riscoprire e celebrare i saperi della tradizione, da custodire e tramandare. A quelli tutelati dalle De.Co., il riconoscimento di Denominazione Comunale d’origine, sono dedicati diversi appuntamenti a partire dall’ “installazione narrante” Il Cuore nelle mani di Palazzo Malvezzi, che racconta con parole e immagini le storie dei burattini di tradizione bolognese, delle merlettaie di Aemilia Ars, degli scalpellini della Valle del Reno e delle ocarine, di cui si potranno scoprire origini e aneddoti e che saranno al centro (sabato 8 giugno) di un incontro con i maestri d’arte, tra cui Romano Danielli. A partire dalle 16 in vari cortili di via Zamboni sarà invece possibile cimentarsi con i laboratori della tradizione e portarsi a casa un ricordo. Gran finale il 9 giugno con un pomeriggio di spettacoli tradizionali, tra musica e teatro, per piccoli e grandi sognatori.
La musica è protagonista anche degli appuntamenti proposti dal Teatro Comunale di Bologna e dal Conservatorio G.B. Martini. Il primo presenta (il 4 giugno) un concerto del coro delle voci bianche in Pinacoteca e (il 5 giugno) un recital di canto lirico degli allievi della Scuola dell’Opera, accompagnati al pianoforte nel Foyer Respighi. Il Conservatorio invece propone il concerto del Trio di Oboi Klainà, che si esibirà martedì 4 giugno al Chiostro di Palazzo Magnani in un repertorio tra Beethoven e Frank Kommer. Sempre a cura del Conservatorio anche una proposta meno classica con il Martini Jukebox (6 giugno), performance sonora a cura di Bologna Improvisation Group, che mixa generi, stili e personalità e rielabora temi che fanno parte della memoria collettiva; infine il concerto de I Maestri del Martini, omaggio a Gabriel Fauré e Giacomo Puccini nel centenario della loro scomparsa al Museo internazionale e biblioteca della musica.
L’Accademia delle Belle Arti venerdì 7 giugno propone la proiezione di La città di cartone, il film di Maurizio Finotto sulla città invisibile dei senzatetto, con la voce narrante di Ermanno Cavazzoni. Sabato 8 giugno in Piazzetta Raviola Donare arte, con gli studenti e le studentesse che regaleranno libri prodotti dall’Accademia personalizzandoli con illustrazioni e disegni realizzati sul momento. Una giornata che offre anche l’occasione di riscoprire il Teatro polivalente dell’Accademia progettato negli anni Cinquanta su disegno di Farpi Vignoli: alle 16 l’incontro con il figlio, Massimo, che mette a confronto i progetti originali con il progetto di restauro del 2023. Dalle 17 alle 19 Laggiù. Perdersi e ritrovarsi nella tempesta, messa in scena curata dagli allievi della Scuola di Scenografia e ispirata a La Tempesta di Shakespeare del grande scenografo Luciano Damiani, che dell’Accademia fu allievo, a 100 anni dalla nascita. Dalle 17 alle 18.30 infine le visite guidate agli spazi storici dell’Accademia e al Teatro per scoprire la storia dell’istituzione e il patrimonio artistico custodito nelle sue aule e corridoi.
Non mancano gli appuntamenti con le visite guidate ai palazzi e musei che sorgono sulla via.
Piazza della Pace e Cimitero Monumentale della Certosa: danzare tra terra e cielo
Dopo il successo della prima edizione torna in piazza della Pace la Filuzzi in Piazza, il progetto promosso dal Comune per valorizzare il grande patrimonio culturale del liscio alla bolognese: il 6, 8 e 9 giugno alle 21.30 le Serate danzanti con musicisti e ospiti d’eccezione sul palco per raccontare in parole e musica la Filuzzi e far ballare la piazza. Per chi vuole scoprire di più sulla tecnica del ballo e sulla musica in programma gli appuntamenti di approfondimento e le lezioni delle scuole di danza che introdurranno ai primi passi.
Ancora danza, questa volta contemporanea, con il progetto CONVIVANZA/tra convivenza e danza, a cura di Associazione Avvertenze Generali, che coinvolge trecento giovani danzatori e danzatrici, 22 realtà coreutiche, coreografi di fama nazionale: la rassegna ideata da Vittoria Cappelli e Monica Ratti, con la collaborazione di Angela Testa, celebra i portici – simbolo di incontro e ospitalità – attraverso l’arte universale della danza. Sul palco si alterneranno le allieve e gli allievi delle scuole di danza della rete (6 e 7 giugno, ore 19), mentre il 7 giugno andranno in scena le Danze dal Mondo – dalle danze afghane e gipsy a quelle andaluse e vietnamite – e Marconi Inspire, omaggio in danza a Guglielmo Marconi, il bolognese più famoso al mondo, in occasione del 150mo anniversario della sua nascita.
Dalla terra al cielo, sarà Nell’aria lo spettacolo serale in programma sabato 8 giugno (alle 19 e alle 21) e al Complesso Monumentale della Certosa che promette di incantare e farsi ricordare: una performance acrobatica a cura di Martina Nova ed Elena Annovi realizzata appositamente per Bologna Portici Festival. Al Monumento Ossario ai caduti della Grande Guerra He, il vento muove la danza: Martina Nova assieme ad Angela Kurz e Ana Maria Alcocer diventeranno sculture in movimento, sospese da terra da palloni giganti, accompagnate dalla musica di Ruben Zambon e dalla voce e fisarmonica di Maria Norina Liccardo. Nel Monumento Ossario dei Caduti Partigiani Sacro, performance di danza verticale di Elena Annovi, il cui corpo entrerà in dialogo con l’architettura: la danza sarà accompagnata dalla composizione sperimentale di ricerca vocale di Manuel Attanasio.
Il Treno della Barca: un portico di comunità
Torna il Treno dei Desideri a cura di Estragon al Treno della Barca: portico moderno che si fa spazio di incontro, comunità e integrazione attraverso la musica dal vivo con sonorità dal mondo, per un fine settimana con tante attività per famiglie e bambini e lo street food.
Visite guidate: i segreti dei portici e delle torri
Ricchissimo il calendario delle visite guidate, a partire da quella all’ombra della magnifica Torre di Maratona, di fianco a Piazza della Pace, con gli Stadium Tour venerdì 7 giugno alle 17.30 e sabato 8 giugno alle 10.30.
Numerosi i percorsi che condurranno il pubblico tra curiosità, vicende storiche e segreti di portici e torri: I segreti dei Portici porterà il pubblico a passeggio per scoprire l’evoluzione dei portici, dai primi “sporti” alle costruzioni in legno fino a quelle in pietra, tra strutture di epoca gotica, rinascimentale e ottocentesca, sulle tracce dell’evoluzione sociale, urbanistica, politica della città. I “Flash Tour” alla Torre Catalani di Piazza dei Celestini sono l’occasione per accedere a una delle torri più importanti e misteriose della città, alla ricerca dei legami con la Commedia dantesca (martedì 4 e venerdì 7 giugno), ma si potrà andare anche alla scoperta delle altre Torri che disegnano il profilo di Bologna, da quelle gentilizie alle Case-Torri ai Torresotti della città medievale, fino alle torri più nascoste o a quelle che non esistono più. Da non perdere anche Le luci di Bologna in programma mercoledì 5 giugno, una passeggiata serale per le vie del centro storico di Bologna per ammirare dal vivo la nuova illuminazione dedicata ai Portici, a Piazza Santo Stefano, Piazza San Domenico e ai luoghi più rappresentativi della città.
Fa parte di Bologna Portici Festival anche Tutto esaurito, la prima “rassegna terapeutica” che chiama personaggi pubblici a confrontarsi sul tema dello stress della propria professione, a colloquio con il giornalista Emilio Marrese. Ospiti delle serate nel Chiostro dell’Arena del Sole il telecronista Pierluigi Pardo, il pittore Luca Caccioni, l’attore Alessandro Bergonzoni, la scienziata Ilaria Capua, la giornalista Milena Gabanelli e l’attrice Veronica Pivetti. .
Il Bologna Portici Festival è un evento promosso dal Comune di Bologna, con il sostegno del Ministero del Turismo e della Regione Emilia-Romagna. Si ringraziano per la collaborazione le tantissime realtà coinvolte: l’Alma Mater Studiorum e in particolare il Dipartimento di Scienze Giuridiche e il Sistema Museale di Ateneo, la Città metropolitana di Bologna, il Conservatorio G. B. Martini, il Teatro Comunale, l’Accademia di Belle Arti, la Pinacoteca Nazionale di Bologna, Bologna Servizi Cimiteriali, il BFC, l’Arcidiocesi di Bologna, Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, Unicredit, Fondazione Bologna Welcome.
Un ringraziamento particolare va poi all’azienda Dulcop, eccellenza bolognese leader mondiale nella produzione di bolle di sapone, che rende possibile lo spettacolo Sinfonia Sospesa per pianoforte e bolle, il 4 giugno, e che regala al pubblico del festival un gadget per tornare bambini: le bolle di sapone del Bologna Portici Festival.
Tutti gli eventi sono gratuiti, ad accesso libero o su prenotazione. Le diverse modalità di accesso alle visite guidate sono indicate sul sito che riporterà anche le eventuali variazioni al programma e le sedi degli eventi in caso di maltempo: bolognaporticifestival.it
MB